Dal paesino di Giazzèra, seguendo le indicazioni del sentiero, ci si alza tagliando i primi tornanti della strada che passa a mezzacosta sul fianco occidentale del Monte Pazul. Lasciato sulla sinistra il bivio del sentiero 132 diretto all’Alpe Alba e al Monte Pazul, si continua a seguire la strada che nella faggeta percorre lungamente in quota il versante del monte. Si oltrepassa il Cimitero Militare austroungarico, mirabilmente curato, e si attraversano i pascoli di Malga Chèserle fino ad un ampio parcheggio dove si trova il divieto di transito. Superati i bivi dei sentieri 132B, 119 e 122 si lascia sulla sinistra il “Sass scritt” (o “Sassom” sul quale è inciso l’antico saluto ai visitatori: “Che tu sia il benvenuto nel regno della Pozza”) e si prosegue con il sentiero 101 risalendo la strada tagliandone i tornanti. Più avanti si oltrepassa il bivio che porta alla tipica conca con le sette vasche scavate nella roccia, denominate “Sette Albi”, che rimangono appartate sulla sinistra della strada (quota 1570). Si continua sulla carrareccia fino a raggiungere il lariceto della Pozza Rionda, dove si incrocia il sentiero 102A che, verso destra, è diretto al Monte Testo. Si prosegue per la strada sterrata che si inerpica con maggiore pendenza fino a sbucare al margine dei pascoli dell’Alpe Pozza dove si trova l’omonimo rifugio dedicato a “Vincenzo Lancia”.
Competenza: SEZ. SAT ROVERETO (1), RIF. ALPE POZZA “VINCENZO LANCIA” (2)
Difficoltà: E (Escursionistico)
Comuni: TRAMBILENO
Località partenza: GIAZZÈRA
Località arrivo: RIFUGIO “VINCENZO LANCIA”
Lunghezza: 6470 metri
Tempo andata: 02:40 ore
Tempo ritorno: 02:00 ore
Quota minima: 1092 metri
Quota massima: 1800 metri
Dislivello salita: 708 metri
Dislivello discesa: 0 metri
Data aggiornamento: 01-05-2019